Ecco due grafici interessanti di Pimco.
In un contesto in cui i mercati azionari globali appaiono correttamente valutati, le azioni “value” nei mercati emergenti (EM) possono rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori di lungo termine. Le azioni EM “value” hanno sottoperformato sensibilmente rispetto alle azioni “growth” dell’area nel corso degli ultimi anni, ed oggi trattano a forte sconto. Il primo grafico traccia, in ogni punto, la differenza nei rendimenti totali nei cinque anni precedenti tra EM “value” e “growth”. Quando la linea verde è sotto allo zero, rappresenta la sottoperformance del “value” rispetto al “growth”. La linea gialla sul grafico mostra anche che, storicamente, il titoli EM “value” hanno sovraperformato rispetto agli EM “growth” mediamente del 2%, e questo potrebbe implicare la possibilità di un importante recupero in un’ottica di “mean reversion”. Generalmente le strategie che investono negli EM tendono a concentrarsi sui temi “high quality” o “growth”, lasciando molti investitori poco esposti ai temi “value”. Come dimostra il secondo grafico: meno del 15% degli asset dei fondi azionari specializzati nei mercati emergenti sono allocati ai mercati emergenti.
Questa analisi ci spinge a guardare alle azioni dei mercati emergenti non semplicemente come asset class omogenea, ma distinguendo tra azioni “value” e “growth” perché, a parità di rischio atteso per gli investitori, le strategie “value” potrebbero offrire un interessante potenziale rialzista.