L’analisi della struttura del debito pubblico può rappresentare un importante supporto alle decisioni di investimento, e non solo con riferimento ai titoli governativi. Ecco il nostro approccio a questo tema.
La mappatura dei debiti pubblici dell’area può essere fatta per definizione geografica del detentore (domestico e non rispetto al paese emittente), definizione settoriale (finanziario e non finanziario, e all’ interno del non finanziario la distinzione prosegue tra azienda, fondazione e privato), definizione per durate (ad esempio che percentuale di debito pubblico scade antro i prossimi 24 mesi per ogni paese).
Classificando i debiti pubblici Europei secondo definizioni di questo tipo emerge che nel 2016:
- i paesi con la maggiore quota di debito detenuto da non residenti sono Cipro (79%), Latvia (71%), Finlandia (70%) e Lituania (69%);
- i paesi dove la percentuale di debito detenuto da operatori finanziari nazionali è più alta sono Danimarca (67%), Svezia (64%), Lussemburgo (63%), Croazia, Italia e Malta (62% ognuno);
- meno del 10% del debito pubblico in Europa è detenuto da operatori residenti e non finanziari (tutti inclusi), con le sole eccezioni date da Malta (28%), Ungheria (18%), Irlanda e Portogallo (entrambi all’11%);
- guardando alla quota di debito con scadenza entro l’anno, la concentrazione di debito in questo caso è massima per la Svezia (22% del debito totale), Ungheria (19%) e Portogallo (17%). Italia (13%), Danimarca (11%), Olanda e Francia (entrambi al 10%) anche mostrano una esposizione al debito a breve termine superiore al 10% totale;
- sempre guardando alla scadenza del debito, questa volta però in modo opposto (quindi lungo termine), Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca e Lituania mostrano una struttura del debito quasi esclusivamente composta di scadenze lunghe;
- i paesi che si finanziano con strumenti diversi dai titoli obbligazionari (preferiti dalla maggior parte degli emittenti sovrani Europei) sono Estonia, Grecia e Cipro per i quali la forma del prestito diretto è prevalente. Anche Lussemburgo, Portogallo e Croazia fanno rilevante uso di prestiti diretti;
- i paesi che utilizzano l’indebitamento in forma di valuta e depositi (normalmente strumenti non significativi) sono Irlanda (11%), Regno Unito (10%), Portogallo (9%) e Italia (8%).
Perché leggere la struttura di indebitamento dei singoli stati?
L’informazione ci aiuta ad individuare gli emittenti meno stabili e distinguerli da quelli più solidi, i dati possono rovesciare false convinzioni e aiutare il risparmiatore ad evitare amare sorprese. Il risparmiatore che rilegge ed interpreta questi semplici dati (disponibili a costo nullo a chiunque), dopo averli valutati si può trovare nella stessa posizione di “vantaggio informativo” goduta dai grandi hedge funds che la mitologia popolare vede come responsabili di incomprensibili squassi sui mercati finanziari globali.
Poche, semplici domande (non tutte, la fantasia è sempre infinita):
- E` più stabile la finanza pubblica di un paese che riesce a ritrovare internamente le risorse finanziarie per sostenere il suo debito o quella di uno che necessita del sostegno estero?
- L’importante presenza di debito pubblico locale sul bilancio dell’operatore finanziario locale aumenta o diminuisce il circolo vizioso che lega la stabilità del sistema finanziario nazionale al suo debito pubblico?
- Chi è maggiormente esposto ad un rialzo dei tassi, tra il debitore con alta percentuale di titoli di debito a breve scadenza e il debitore con debito prevalentemente a lunga scadenza?
- Finanziarsi con strumenti non obbligazionari indica qualcosa: difficoltà di accesso ai mercati? Differenze di costo relativo tra le opzioni, quali i motivi?
Come anticipato, le domande proposte non sono tutte, molte altre aggiungono valore alle scelte di investimento che si fanno quotidianamente. Il pregio di queste domande non sta nelle risposte rinvenibili leggendo semplicemente la tabella fornita da Eurostat: la loro importanza risiede soprattutto nel metodo che indicano, nella smitizzazione dell’operatore con vantaggio conoscitivo.
Le informazioni che rispondono alle domande più utili sono sempre gratuitamente e pubblicamente disponibili, l’unica, vera difficoltà rimane sempre la stessa: sapere porre le domande utili allo scopo (ma questa è una capacità che dipende solo da noi).
Al link indicato si trova l’accesso alle informazioni statistiche appena pubblicate sul debito pubblico Europeo (molto sintetiche)