Il primo mese del 2018 è iniziato con il tono positivo con cui si era chiuso il 2017.
Le comunicazioni dei principali attori osservati dai mercati finanziari avevano confortato il mondo nelle sue positive attese. La Banca Centrale Europea ha sollevato un pochino il velo di prudenza (comunque mantenuta) che ha sempre caratterizzato le sue proiezioni, aiutando con ciò anche il cambio dell’Euro a continuare la sua rivalutazione contro il Dollaro USA. Ai positivi eventi Europei si sono aggiunti i dati nord americani che mostrano una economia che, dopo 8 anni di crescita moderata, inizia a mostrare tassi di espansione nettamente più decisi e più in linea con l’esperienza storica di locale. L’aggiunta della riforma fiscale ha dato ulteriore spinta ad un treno già in corsa.
La sostituzione della molto apprezzata Janet Yellen, che ha saputo continuare alla perfezione la conduzione della FED lasciatale dall’altrettanto grande Bernanke, risulta ben gradita dal mercato, che apprezza la prudenza nella scelta, capace di garantire una buona continuità.
Durante il mese di gennaio, data la lettura della situazione, la scelta di gestione ha privilegiato lo strumento azionario, rappresentato attraverso le principali aree economiche mondiali, ma con chiaro sovrappeso a zona Euro, Stati Uniti e Giappone, elencati in ordine di preferenza.
Sul finire del mese abbiamo deciso di chiudere le posizioni azionarie, perché la rivalutazione dell’asset class è coerente al nostro scenario macroeconomico, e perché è avvenuta in una dimensione e in un tempo tali da giustificare una pausa a breve termine.
Nello stesso periodo hanno iniziato il loro movimento al rialzo i tassi di interesse nella zona Euro e sul dollaro USA. Abbiamo deciso di mantenere (e in seguito aumentare) la nostra posizione corta sui Treasuries USA, portando la duration del fondo ad un valore prossimo a -3.5 anni.
Durante il periodo il rischio di cambio è stato totalmente coperto.
Con questa sintesi della gestione iniziamo la comunicazione con i nostri sottoscrittori, augurandoci di potere continuare ad essere all’altezza delle loro aspettative.
A cadenza trimestrale consegneremo un rapporto più esteso, che descriverà con maggiore completezza le nostre attese di scenario economico e lascerà capire la tipologia dei rischi che assumeremo nel portafoglio, nella ricerca del migliore equilibrio tra rischio e rendimento atteso. Grazie alle esperienze riassunte nel comitato di investimenti a cui si ispira la gestione del portafoglio modello, utilizzeremo diverse asset classes per ottenere una esposizione del portafoglio a livello globale, senza preclusione di strumento (nel rispetto del prospetto e dei regolamenti), alla ricerca quotidiana di risultato, seguendo un approccio volutamente eclettico e fortemente opportunista. Questo modo di lavorare ci ha permesso di realizzare i nostri risultati passati. Da qui continuiamo per produrre quelli dei prossimi giorni, mesi, anni.