Diversi indicatori, dal valore degli indici alle valutazioni, inducono a considerare il rischio di sopravvalutazione del mercato azionario americano.
Sul FT abbiamo trovato questo grafico interessante. Fa riferimento a un indicatore seguito da Warren Buffett: il rapporto tra la capitalizzazione di mercato – attraverso l’indice Wilshire 5000 – e il GDP americano. Questo indicatore sta raggiungendo il livello di 130% ed è stato più elevato di oggi soltanto in una fase: quando raggiunse 137%, nel 2000, poco prima che si iniziassero a sentire gli effetti della famosa “internet bubble”.
In sintesi l’indicatore ci dice in che misura gli investitori stiano scontando gli utili ed i ricavi futuri delle società americane rispetto alle dimensioni dell’economia. E su questa metrica il rischio sopravvalutazione è evidente, anche considerando che gli utili delle società US, data la loro internazionalizzazione, non sono legati esclusivamente al GDP USA.
Da tenere presente nel momento in cui si valuta un investimento sui principali indici americani.